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DISS Design Week 2022

Diss Design Week New European Bauhaus

E-VISIONI DISS DESIGN WEEK 2022

Nell’ambito della Design Week 2022 DISS, con associazione Formidabile e Design for All Italia, ha proposto, negli spazi dell’ex Scalo ferroviario di Lambrate, E-VISIONI: ambienti costruiti e paesaggi naturali, ripresi da occhi elettronici, quelli dei droni, abili ad offrire all’umanità nuovi sguardi, possibilità, riflessioni.
Scienza, tecnica, ambiti culturali e approcci emotivi, verso futuri giusti, inclusivi e sostenibili. In questo periodo si parla di droni in collegamento diretto alle strategie militari della guerra che sta insanguinando l’Europa. Le tecnologie di volo senza pilota sono importanti per la realizzazione di attività sostenibili in:

  • AGRICOLTURA visione ampia e completa delle colture, attività fotosintetica, stato dei suoli e dell’irrigazione, controllo delle malattie, insetti utili, fitofarmaci
  • ARCHITETTURA/ARTE rilievo metrico e dello stato di conservazione di manufatti complessi e/o in zone difficili
  • URBANISTICA/PAESAGGIO monitoraggio rischio idro-geologico, cartografie, controllo abusivismo
  • ARCHEOLOGIA ausilio ricostruzioni 3D nuovi scavi
  • SOSTEGNO AI SOCCORSI durante calamità, disastri, persone scomparse controllo qualità acque prelievo da punti diversi su grandi estensioni…
  • PARCHI SOLARI controllo pannelli danneggiati e bruciati oltre a
  • NUOVI APPROCCI SENSORIALI manifestazioni politiche, sportive, concerti mostre, documentari, anche da un punto di vista non umano

Le installazioni ambientali presentate durante la Design Week sono state riprese da droni, fotocamere e videocamere a quote diverse, a rappresentazione semplificata dei punti di vista umano, animale (mondo degli insetti), planetario.

NEW EUROPEAN BAUHAUS

A ottobre 2020, la Commissione Europea ha lanciato New European Bauhaus, Aesthetics, Inclusion, Sustainability – movimento creativo e interdisciplinare per ripensare città e spazi di vita, rendendoli belli, sostenibili e inclusivi.
Il New European Bauhaus promuove la collaborazione tra diverse discipline e ambiti: architettura, ingegneria, scienze, tecnologia, arte, design, scienze sociali. Il mandato della Commissione Europea è agire ora per costruire un futuro più giusto, sano e sostenibile per le generazioni future.
Un programma che favorisce spazi di confronto e sperimentazione sul tema degli spazi fisici delle nostre vite, un movimento creativo ed interdisciplinare per ripensare le città, rendendole più vivibili, funzionali e accessibili a tutti.
Il New European Bauhaus, o Bauhaus europeo, rappresenta il collegamento tra il Green Deal e gli spazi che abitiamo e viviamo, in una dimensione culturale e creativa.
Con lo scopo di mobilitare architett*, ingegneri*, artist*, scienziat* e creativ* per progettare nuovi modi di vivere insieme, l’iniziativa si traduce in una piattaforma di connessione tra scienza e tecnologia, arte e collettività per rendere gli spazi di vita di domani più sostenibili, economici e accessibili.
Il Bauhaus, nata in Germania nei primi anni venti del novecento, è stato una scuola di design fondata dall’architetto Walter Gropius a Weimar che ha visto passare dalle sue cattedre i più grandi intellettuali della disciplina del XX secolo, divenuta così rilevante da essere poi riconosciuta come vera e propria corrente nella storia dell’architettura.
Ingrediente fondamentale della scuola era l’interdisciplinarietà. La scuola nasceva infatti dall’unione di due altri istituti: la Scuola di Arti e Mestieri di Weimar e l’Accademia delle Belle Arti. Arte e creatività, artigianato e tecnologia venivano per la prima volta insegnati e vissuti senza le distinzioni o i confini tipici delle discipline, nella convinzione che l’artista dovesse essere pensatore e al tempo stesso artefice delle proprie opere.
Il Bauhaus di Gropius nasce nelle trame storiche e sociali della Germania dei primi anni venti, la cui instabilità politica ed economica caratterizzante gli anni successivi alla Grande Guerra non ha impedito il fermentare di una continua ricerca e sperimentazione in particolar modo nei campi artistici e culturali, quasi come a manifestare nella produzione artistica ed architettonica la necessità di riscatto della società.
Per questi evidenti collegamenti al presente, a circa cento anni da quella straordinaria esperienza, la presidente della Commissione Europea ha scelto quindi di riproporre il movimento del Bauhaus in una veste rinnovata e rafforzata del concetto di sostenibilità, accanto a quelli di estetica e accessibilità.

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